L’analisi dopo il match di Bergamo

Buona la prima. L’Hellas di Bergamo al suo debutto in Campionato, ha dato indicazioni davvero interessanti. In poco tempo si è appropriato della metà campo avversaria con autorità, personalità e bel gioco, costringendo gli orobici alla difensiva. Quanta paura faceva questo Verona? Chiedetelo a Colantuono.

Le occasioni più nitide le hanno avute i gialloblù, ma per imprecisione e anche per un po’ di sfortuna la sfera non è entrata. Prima Jankovic, poi Toni ed infine Gomez. Il terzetto d’attacco non ha punto come avrebbe dovuto ed il carburante a disposizione era quello che era. Si è rimasti a secco di energia forse troppo presto… ma pazientiamo. Va bene lo stesso. Teniamoci 'sto 0-0 che è maturato, consapevoli però che se la sfida di ieri fosse stata un incontro di boxe, gli scaligeri avrebbero vinto ai punti.

Tra due settimane ci sarà il match contro il Palermo al Bentegodi. Là senz’altro vedremo un altro Verona. Magari più veloce e più imprevedibile. Ci saranno 15 giorni in più nelle gambe e la rosa finalmente sarà al completo. Il mercato tra poche ore finirà: si attendono gli ultimi botti. Elementi che diano all’Hellas quel qualcosa in più. Se saranno azzeccati ne vedremo delle belle.

Due parole su Marquez. Un leader. Difendeva sì alla grande, dando sempre consigli ai suoi compagni, ma che spettacolo quando dalle retrovie oltrepassava la propria metà campo e impostava con semplicità e disinvoltura. Da regista arretrato, era lui che dettava i tempi alla squadra. Poesia di giocatore!

Andrea Faedda
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