Poche balle. Questo pareggio è il frutto di una grande prova dei gialloblù. Il Verona stavolta, contro una pari grado (e fuori casa), ha dimostrato che può giocarsi tranquillamente la permanenza in Serie A senza patemi d'animo. La gara casalinga "del tutti dietro" col Sassuolo è solo un ricordo. Di fronte ai granata, l'Hellas ha dimostrato voglia, coraggio, determinazione ed incisività degne del 4-3-3 che Mandorlini ci ha fatto conoscere dalla Lega Pro. Ne è scaturita una gara molto bella, combattuta, ed equilibrata che si poteva vincere, ma anche perdere. Alla fine il pari ottenuto è il risultato più giusto. Ai due scatti del Torino, gli scaligeri hanno saputo reagire con personalità e veemenza, senza lasciarsi abbattere, ma continuando a lottare, per la conquista di almeno un punto. Con Rafael tra i pali, il pacchetto arretrato ha visto Cacciatore a destra e Albertazzi a sinistra, ed in mezzo la coppia Moras-Gonzalez. Il centrocampo è stato affidato a Jorginho davanti alla difesa, supportato a destra da Romulo e a sinistra da Hallfredsson. In attacco si è rivisto Luca Toni, assistito da Gomez e Jankovic. Il Torino invece ha risposto con un 3-5-2, eseguendo un po' di turnover, ma non privandosi di Cerci e Meggiorini là davanti.

Come detto, la partita è stata abbastanza equilibrata. La palla girava da una parte e dall'altra e non è realistico attribuire ad una squadra o all'altra il predominio del gioco e delle occasioni. Al 30' brivido in area gialloblù. Bel recupero in mezzo al campo di Bellomo, assist per Meggiorini sulla sinistra, diagonale da fuori e pronta deviazione (col rischio di autogol) in corner da parte di Moras. Poco più tardi (36'), il Toro passa. Angolo dalla bandierina di destra e palla che viene toccata ingenuamente con la mano da Gonzalez. Rigore netto. Sul dischetto va Cerci che spiazza Rafael. La reazione dell'Hellas non si fa attendere e il pareggio si materializza subito. È il 40': Moras per Jorginho, lancio in area per Toni, eccelsa acrobazia dell'ex-campione del mondo che in spaccata serve sulla destra l'accorrente Gomez, la cui zampata è per un gol facile-facile.

Il secondo tempo si apre con un altro batticuore in area scaligera. 46', angolo di Cerci dalla destra, palla in area piccola per Meggiorini, che contrastato male da Gonzalez riesce a tirare e a cogliere da pochi passi il primo palo. Risponde il Verona al 49', lancio di Jorginho per la testa di Cacciatore in area, sponda per Gomez, che in avvitamento, sempre di testa trova pronto Padelli sul secondo palo. Al 53' Toro di nuovo in vantaggio. Contropiede guidato da Cerci, assist per Meggiorini sulla sinistra, tiro dell'attaccante e rocambolesca respinta di Rafael. La parata infatti, incredibilmente s'innalza e diventa un regalo per la furia di Cerci che infila a porta vuota. In questa fase sembra che il Torino prenda il sopravvento (altro palo di Meggiorini al 54'), ma l'Hellas pur costretto ancora ad inseguire, non demorde. Al 59' Jankovic cerca la testa di Toni, ma la conclusione è preda di Padelli. Il nuovo pari del Verona arriva al 67'. Il neo entrato Cirigliano (ottima la sua prestazione), serve Toni in area, il nr 9 prova a girarsi ma viene strattonato in maniera fin troppo vistosa da Rodriguez. Anche in questo caso, Rizzoli è sicurissimo: è calcio di rigore sacrosanto. La battuta è affidata a Jorginho che realizza all'angolino alla destra di Padelli. La gara si chiude così.

Può darsi che il Toro abbia cercato nel finale (coi tiri pericolosi di Immobile), di forzare un pò di più la nostra difesa, ma sostanzialmente le due formazioni si sono equivalse. Mandorlini nell'ultimo quarto d'ora, ha scelto di non schierare Iturbe (che era ormai pronto ad entrare e bramoso di mostrarsi), preferendo un Verona più coperto che desse la certezza di congelare come minimo quel bel punto, ampiamente meritato. Per il fantasista argentino ci sarà senz'altro spazio nelle prossime gare. Magari proprio domenica, nell'importantissima sfida col Livorno. Questa sera però, i tifosi gialloblù, si son goduti un altro straordinario talento, sempre di nazionalità argentina: Cirigliano. Il centrocampista, appena entrato (al 60' circa), ha evidenziato caratteristiche tecniche e tattiche sublimi sia in fase di interdizione (grande quantità di palloni recuperati) e sia in fase di costruzione.

L'Hellas, coi suoi 7 punti, continua a veleggiare nella parte sinistra della classifica.Speriamo di rimanerci il più a lungo possibile. CI STIAMO DIVERTENDO!

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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