Doveva andare così. Non c'erano altre vie. Il Presidente Martinelli poteva essere onorato solo in questo modo. Oggi per la conquista dei 3 punti in palio, serviva una prestazione di carattere. Già. Come il suo. Forte, umile, coraggioso e determinato.

Il Bentegodi lo ricorda con uno striscione lungo quanto tutta la Curva Sud e con le sue immagini che scorrono sul tabellone elettronico all'ingresso delle squadre. Si grida il suo nome in mezzo a tanta commozione e agli applausi scroscianti. Un minuto di raccoglimento e dopo ancora applausi, tanti applausi e molte lacrime. Il suo nome risuonerà di nuovo. Rimbomberà per sempre. Sulla bocca e sul cuore del popolo gialloblù.

Persino il cielo sembra si lasci coinvolgere da quest'atmosfera. Pioverà copiosamente. Ma la pioggia e le lacrime di dolore iniziali, alla fine si trasformeranno in gocce di gioia.

L'Hellas scende in campo col lutto al braccio e con la frase ricamata sulle maglie: "Giovanni Martinelli, grazie Presidente!"

L'11 iniziale scelto da Mandorlini vede Rafael in porta; da destra a sinistra in difesa ci sono Cacciatore, Gonzalez, Marques e Agostini; centrocampo con Romulo, Jorginho e Hallfredsson; mentre in attacco c'è il trio Iturbe, Toni, Gomez. Donadoni risponde con un 3-5-2, i cui nomi di spicco sono senz'altro Lucarelli in difesa, Parolo e Marchionni sulla mediana e Cassano e Amauri nel reparto avanzato.

Dalle prime battute il match è molto equilibrato ma al 9' il Verona passa in vantaggio. Angolo di Iturbe dalla sinistra, con i difensori del Parma che si concentrano prevalentemente sui più probabili granatieri di casa. La palla invece sfila al centro per il solitario Cacciatore: piattone destro ed è 1-0. Al 14' rispondono gli ospiti: Rafael smanaccia un pallone insidioso sui piedi di Acquah che dalla destra tira sull'esterno della rete. Scampato il pericolo gli scaligeri provano a riaffondare i colpi. In 2' ci tenta Toni 3 volte di fila ma gli emiliani riescono a sventare le minacce per poi svegliarsi subito dopo. Al 17' Rosi dalla destra mette in mezzo per Amauri che di testa manda a lato. 19', assist di Cassano in area per Parolo, destro secco del centrocampista e palo pieno. Il nr 16 ducale però si rifà qualche istante dopo. Gonzalez perde palla al limite dell'area contrastato da Cassano, s'impossessa della sfera Parolo, che fa secco Rafael con una botta tremenda a mezz'altezza. 1-1. I gialloblù di casa cercano di scuotersi per tornare in vantaggio, ma la gara è vivace, il ritmo è alto e le occasioni fioccano su entrambi i fronti. Al 25', sugli sviluppi di una punizione, Cacciatore prova una conclusione da dentro l'area, ma Bajza para. Sul capovolgimento di fronte i parmensi raddoppiano. Parolo dal limite mette in area sulla destra per Cassano (lasciato tutto solo!), diagonale sul secondo palo e palla nel sacco. L'Hellas appare intontito dalla mazzata ricevuta. Il centrocampo non riesce a contrastare le avanzate ospiti e fa fatica a riproporre offensive. Gli uomini di Donadoni tentano allora di chiudere l'incontro. Al 29' potrebbero triplicare. Traversone in area di Cassano, testa di Lucarelli e traversa piena. Il pallone batte per terra, torna in campo e viene incornato da Felipe: Rafael si oppone da campione.

Nella seconda frazione di gioco la musica cambia. Che l'anima di Martinelli guidi davvero la squadra verso la vittoria? Il Verona è rigenerato e cerca in tutti i modi prima il pareggio e poi il successo. Ma nei primi minuti, a rovinare tutto ci pensa l'arbitro Mariani di Aprilia che prende quasi di mira Luca Toni. Prima non gli concede il rigore nonostante l'evidente strattonamento che subisce dall'avversario, poi gli annulla un gol regolare per un presunto fallo in attacco. Ma l'Hellas non demorde, insiste e finalmente viene premiato al 61'. Toni in piena area viene colpito da dietro da Cassani. E' rigore ineccepibile. Batte Jorginho che insacca alla sinistra di Bajza. 2-2. I ducali tentano una qualche reazione e al 64' un loro contropiede, porta al tiro Gobbi ma Rafael devia in angolo. Gli scaligeri ci credono di più e il Parma (collezionando ammonizioni) fatica a contenerli. Al 74' ci prova Iturbe a mettere scompiglio in area con un cross insidioso, ma la difesa ospite allontana. 1' dopo Rafael neutralizza un bolide dalla distanza di Acquah. All'83' si rendono pericolosi ancora i padroni di casa: Iturbe tocca per Toni, la cui conclusione però non sorprende Bajza. E' il preludio al gol del vantaggio. 87', Cacciatore dalla destra serve in area Jorginho spalle alla porta. Il brasiliano si gira ma viene steso. Anche stavolta Mariani non può negare il secondo nettissimo penalty. Sul dischetto si ripresenta lo stesso Jorginho che spiazza Bajza. E' un trionfo! Con questo successo (il 200esimo in Serie A) il Verona occupa il 4° posto in classifica. Non accadeva dai tempi di Bagnoli. Il Bentegodi è una bolgia. Il team di Mandorlini festeggia sotto la Curva Sud, con l'occhio benevolo di Martinelli che da Lussù si compiace dei suoi ragazzi. E sorride. Ancora grazie Presidente!

Tabellino:
HELLAS VERONA-PARMA 3-2 Marcatori: 9' pt Cacciatore, 19' pt Parolo, 25' pt Cassano, 16' st e 42' st Jorginho (rig.).

HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Marques, Agostini; Romulo (39' st Jankovic), Hallfredsson (dal 20' st Donati), Jorginho; Gomez Taleb (dal 30' st Martinho), Toni, Iturbe. A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Cacia, Bianchetti, Cirigliano, Sala, Donadel. All.: Mandorlini.

PARMA (3-5-2): Bajza; Cassani, Lucarelli, Felipe; Rosi (dal 29' st Biabiany), Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi (dal 44' st Sansone); Cassano, Amauri (dal 22' st Palladino). A disposizione: Pavarini, Coric, Mesbah, Gargano, Valdes, Obi, Mendes, Munari, Benalouane. All.: Donadoni.

Arbitro: Mariani di Aprilia. Assistenti: Longo e Petrella.

NOTE. Ammoniti: Felipe, Parolo, Rosi, Gobbi, Marchionni, Cassani, Acquah. Spettatori: 19.547 (abbonati: 16.129; paganti: 3418).

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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