C'è poco da dire in una serata nata male come quella di ieri. L'Hellas all'inizio del match sembrava fosse rimasto ancora negli spogliatoi. Non puoi permetterti certe leggerezze e disattenzioni contro una corazzata. Le paghi subito. Ed infatti è andata così. 12' iniziali di superficialità sono bastati per compromettere l'intera gara. E' vero, c'è stata anche una buona dose di sfortuna ma ciò non giustifica una partenza così rilassata da parte dei nostri. A frittata fatta, i gialloblù hanno comunque provato a raddrizzare la partita ed essendoci in parte riusciti, hanno dimostrato ancora una volta di non voler mai mollare nemmeno in situazioni difficilissime.

I padroni di casa approfittano subito dell'approccio troppo futile degli scaligeri e al 9' passano in vantaggio. Calcio d'angolo di Cambiasso dalla sinistra, palla a Jonathan che incontrastato batte a rete con deviazione fatale di Moras. Per l'Hellas non c'è neanche il tempo di riorganizzarsi perchè i nerazzurri dopo 3' raddoppiano. Corner dalla destra per Guarin, il cui tiro, ribattuto sulla linea da Jorginho favorisce Palacio che di rimpallo mette dentro col corpo. Il Verona prova a scuotersi, ma solo dopo 25' impensierisce la retroguardia interista. L'Inter allenta per un attimo la pressione e i gialloblù si ripropongono accorciando le distanze al 32'. Jorginho da centrocampo serve in profondità Toni che di petto fa sponda per l'accorrente Martinho. Il nr 6 semina gli avversari, entra in area e insacca alla sinistra di Carrizo. Il gol potrebbe riaprire l'incontro ma un'altra disattenzione della difesa scaligera pone fine ad ogni speranza. E' il 38'. Nagatomo entra in area dalla sinistra, converge e scarica il suo destro. La palla picchia sul 2° palo e torna in campo, riprende Palacio, assist per lo smarcatissimo Cambiasso che da 2 passi infila a porta vuota: 3-1.

La ripresa viaggia sullo stesso copione del primo tempo. L'Hellas è frastornato ed è incapace d'imbastire un'azione offensiva. I nerazzurri insistono e trovano il 4° gol al 56' ancora su azione da calcio d'angolo. Lancio dalla destra e pallone che viene lasciato sfilare fino all'area piccola a pochi passi dal 1° palo. C'è una mischia, Rafael prova ad allontanare di piede, ma ancora una nuova carambola favorisce questa volta Rolando che fa poker. I nerazzurri non si accontentano e cercano di dilagare al 60'. Jonathan entra in area dalla sinistra, si accentra, ma il suo mancino termina a lato. Dopo quest'azione sale in cattedra il Verona che non solo prova a limitare i danni ma tenta di ridurre le distanze. 61', Iturbe in area sulla sinistra, serve Toni al centro, tiro del nr 9 ma palla troppo alta. Al 71' le offensive dell'Hellas vengono premiate ed arriva il suo 2° gol. Agostini scende da centrocampo e serve Toni, assist sulla destra per Romulo che di sinistro fa secco Carrizo. Verso la mezzora Mandorlini manda in campo Cacia al posto di Agostini e all'83' tenta il tutto per tutto schierando anche Gomez al posto di Cacciatore. Accadrà ben poco. Da registrare solo 2 gol annullati per parte (il primo a Toni e il secondo a Palacio), entrambi probabilmente validi.

L'Inter scavalca il Verona al 4° posto in classifica in una gara che deve far riflettere gli scaligeri per l'approccio troppo frivolo con cui sono scesi in campo. Perdere a San Siro ci può stare, ma la maniera con cui è arrivata la sconfitta no. Non è stato il solito Hellas. Ricordiamo che a mettersi in mezzo c'è stata anche la malasorte con tutti quei flipper a svantaggio dei gialloblù, ma al di là di quello la squadra non è stata combattiva come avrebbe dovuto essere. E' apparsa anche un pò troppo lunga, non giocando come sa fare. Iturbe è stato poco (e male) sfruttato, ma soprattutto la difesa si è dimostrata imbarazzante. Non si possono prendere 4 gol in quel modo, 3 dei quali sempre su calcio piazzato. Nonostante tutto però, dei ragazzi di Mandorlini vogliamo salvare almeno il merito nel cercare di rimediare agli errori commessi. Apprezzabilissima la loro non rassegnazione e il loro impegno nel rimettere in piedi la partita. Ad ogni modo, tra qualche giorno si può puntare al riscatto immediato. Mercoledì c'è il turno infrasettimanale in casa contro la Sampdoria. Rifarsi è quasi un obbligo.

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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