Prima Bianchetti, poi Donadel ed ora Longo. Continua ad allungarsi la lista dei giocatori gialloblù che in prima persona o attraverso i loro procuratori si lamentano per lo scarso impiego. Si dice però che “squadra che vince non si tocca” e fra tutti i giocatori in rosa, il gruppo individuato da Mandorlini per agguantare subito la salvezza, sta ottenendo risultati superlativi. Il Verona continua a viaggiare a vele spiegate: 6 vittorie in casa su 6 gare giocate, 6° posto in classifica e 22 punti già in cascina. C’è poco da dire: gli altri elementi dovranno attendere il loro turno.

Il problema che ci si pone è proprio questo: ci sarà spazio anche per loro? Ma in primis, tutti questi giocatori sono necessari? Qui le opinioni si sprecano. Se si pensa ai tempi bui che potranno capitare, agli infortuni e al calo di forma degli attuali inamovibili, allora la risposta è affermativa. Ma se si considerano solo gli impegni da affrontare, il parere è che la rosa sia fin troppo abbondante.

In alcuni reparti il Verona può addirittura vantare 3 uomini per ruolo. Nella zona centrale d’attacco, ad esempio, si hanno Toni, Cacia e Longo e come terzini di fascia sinistra Agostini, Albertazzi e Rubin.

Se poi al centro della difesa Bianchetti è chiuso da Maietta, Moras, Gonzalez e Marques, in mezzo al campo le alternative sono davvero innumerevoli.

Non c’è dubbio. La rosa allestita è di medio-alto livello e in alcune posizioni, sono davvero pochi coloro che si possono definire “gregari”. Gli atleti di valore sono tanti e tutti aspettano il loro momento per dimostrare le loro qualità. Se non si troveranno soluzioni, è chiaro che alcuni partiranno già a gennaio.

Il parere più accreditato però, è che la società, sia pur con i dovuti scongiuri, abbia voluto già creare le basi per un’eventuale qualificazione in Europa. Traguardo che si tenterebbe di raggiungere magari già da quest’anno se si dovesse ottenere con largo anticipo la salvezza.

Il consiglio è quello di non cedere in modo definitivo, coloro i quali attualmente sembrano essere un sovrappiù, ma di considerarli come valide scelte in un’ottica futura. Al limite potrebbero essere dati solo in prestito, proprio per recuperarli più tardi, in attesa di palcoscenici importanti. Una rosa così ampia e ben affiatata, avrà la sua giusta dimensione in chiave europea. Tra partite di campionato, Coppa Italia ed Europa League, ci sarebbe veramente lo spazio per tutti.

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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