Manco fosse stata la festa di San Giovanni, patrono della città gigliata! Che fuochi d’artificio tra Fiorentina e Verona! La spuntano i viola per 4-3 al termine di una gara pirotecnica quanto rocambolesca.

Rispetto a sabato scorso, l’Hellas presenta in difesa Cacciatore a destra e Agostini a sinistra, mentre al centro si rivede Gonzalez. In mediana riecco Romulo ed in avanti Jankovic viene preferito a Gomez. Montella invece, squalificato Aquilani e infortunato Pizarro, a centrocampo insieme a Borja Valero pone Ambrosini e l’uruguagio Vecino. In attacco Rossi è assistito da Cuadrado e Joaquin.

Gara a ritmi altissimi già da subito, con un concitato botta e risposta. Al 5’ apre le marcature la Fiorentina con Borja Valero: dalla destra si accentra, dribbling su Jorginho, bolide dal limite e Rafael (non impeccabile) è battuto sulla sua sinistra. Passa 1’ ed arriva il pareggio del Verona: sassata di Iturbe dalla distanza, Neto respinge sull’accorrente Romulo che deposita in rete. C’è molto equilibrio ed il giro-palla è veloce e preciso da entrambe le parti. Verso il quarto d’ora, è ancora artiglieria pesante: i gialloblù mettono la freccia, ma vengono immediatamente raggiunti dai viola. 13’, assist di Toni per Iturbe, sinistro al fulmicotone da fuori area che s’insacca piegando le mani al portiere. Dopo 60’’ i padroni di casa pareggiano sempre con Borja Valero: destro dal limite e Maietta devìa in porta mettendo fuori causa Rafael. Il match non si spegne d’intensità e i capovolgimenti di fronte si sprecano, fino al nuovo vantaggio toscano al 43’. Dalla sinistra bordata di Vargas che fulmina l’incerto Rafael sul secondo palo.

La ripresa è ugualmente vivace. Al 54’ l’Hellas resta in 10 e la Fiorentina fa poker su rigore. Borja Valero serve in area Tomovic e Jankovic per contrastarlo tocca la sfera di mano. Doveri vede tutto: penalty e rosso diretto per il serbo. Dal dischetto “Pepito” Rossi spiazza Rafael: 4-2. Sembrerebbe finita, ma il Verona anche se in inferiorità numerica non muore e al 72’ riapre l’incontro. Iturbe dalla sinistra serve Toni la cui conclusione viene respinta da Neto, riprende Jorginho che segna all’angolino il 3° gol. Gli scaligeri ci credono ma le energie iniziano a mancare. Mandorlini getta in campo forze fresche, ma forse insieme a Martinho (al 77’), per tentare il tutto per tutto, avrebbe dovuto far entrare anche Cacia. Per il nr 8 invece solo 5’ e nessun pallone giocato.

È sconfitta (la 3^ di fila), ma i gialloblù escono dal Franchi a testa alta. La grinta e la determinazione mostrata non fanno assolutamente pensare ad una squadra in crisi. Domenica prossima contro l’Atalanta ci si aspetta una riscossa. Nel frattempo però, giovedì a Genova ci sarà l’impegno di Coppa Italia contro la Sampdoria. Senz’altro sarà un’opportunità importante per i giocatori finora meno utilizzati.

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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