Che rimonta! Premiata la reazione rabbiosa dei gialloblù nel secondo tempo. I bianconeri si salvano giocando anche di mano.

Giornata di sole al Bentegodi, gremito in ogni ordine di posto. Mandorlini conferma Albertazzi a sinistra e Jankovic nel tridente d’attacco. Donadel è preferito a Cirigliano e a Donati in cabina di regia. 3-5-2 per Conte, con Caceres nel pacchetto arretrato affiancato da Bonucci e Chiellini. Per il resto tutto confermato.

Ritmi vertiginosi fin dall’inizio con la Juve che fa la partita e col Verona costretto a contenere. Dopo 2’ punizione di Pirlo dalla destra con palla nel mucchio. Testa di Tevez, deviazione di Hallfredsson in porta, con Rafael che alza prontamente sopra la traversa. Al 4’ Juve in vantaggio. Tiro potente di Asamoah dalla sinistra, Rafael respinge sui piedi di Tevez che realizza un facile tap-in. I bianconeri continuano il monologo ed il Verona prova a rispondere con qualche sortita senza effetto. La Vecchia Signora è egregia nei palleggi e nella velocità del gioco, mentre i padroni di casa fanno fatica. Jankovic e Iturbe sono fissi sulla linea dei centrocampisti per dar manforte alla loro retroguardia. Al 21’ raddoppio juventino. Filtrante di Pogba per Tevez che raggira Moras e infila Rafael sul primo palo. L’Hellas accenna a una reazione ma la difesa ospite è attentissima. L’arbitro Doveri intanto lascia correre prima su un fallo subito da Toni (sgambettato al limite dell’area) e dopo su Romulo (falciato a centrocampo).

Nel secondo tempo cambia la musica. È tutto un altro Verona. Affronta la Juve a viso aperto e l’aggredisce nella propria metà campo. 52’, angolo battuto da Romulo, palla smorzata in area e “schiaffetto” di Vidal che l’allontana: Doveri incredibilmente sorvola. Dopo 1’ i gialloblù accorciano meritatamente le distanze. Punizione di Romulo dalla destra, incornata in tuffo di Toni che insacca alla destra di Buffon. Il gol carica maggiormente gli scaligeri che con coraggio si gettano in avanti e rispondono colpo su colpo alle offensive bianconere. È una bella partita. Al 68’, ospiti vicini al 3° gol. Lancio di Pirlo per il neo-entrato Osvaldo che a tu per tu con Rafael calcia un rasoterra che scheggia il secondo palo. Al 79’ Hellas sfiora il pareggio. Punizione dalla destra, carambola in area sui piedi di Toni, tiro a botta sicura, ma Buffon si allunga e respinge da campione. La Juve è alle corde e prova a perdere tempo. Al 90’ arriva il secondo episodio clamoroso della partita. Lichtsteiner cercando di fermare Toni, tocca la sfera in area col braccio teso. Anche questa volta Doveri non vede nulla. Ci son proteste scaligere ed il fischietto ammonisce Hallfredsson. L’incontro si fa incandescente. Mandorlini tenta il tutto per tutto e manda in campo Gomez al posto di Cacciatore. La mossa si rivelerà vincente. Nei 5 minuti di recupero la formazione di casa getta il cuore oltre l’ostacolo, non demorde e spinta dal “calderone” Bentegodi ottiene il giustissimo 2-2. 94', punizione dalla destra per Romulo, colpo di testa in area di Gomez che trafigge Buffon. Il Bentegodi scoppia. È festa grossa. L’Hellas è stato più forte. Anche delle ingiustizie.


La gioia di Rafa Marques dopo il pari di Juanito


Il pari di Juanito, esplosione di emozioni al Bentegodi

HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2
Marcatori: 4' e 21' pt Tevez, 7' st Toni, 49' st Gomez Taleb.

HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 41' st Gomez Taleb), Marques, Moras, Albertazzi; Romulo, Donadel (dal 24' st Cirigliano), Hallfredsson; Iturbe, Toni, Jankovic (dal 17' st Martinho).
A disposizione: Nicolas, Borra, Pillud, Donati, Marquinho, Cacia, Gonzalez, Sala, Agostini.
All.: Mandorlini.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Chiellini (dal 30' st Ogbonna), Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (dal 35' st Peluso); Tevez, Llorente (dal 20' st Osvaldo).
A disposizione: Storari, Rubinho, Pepe, Marchisio, Vucinic, Giovinco, Padoin, Isla.
All.: Conte.

Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Stallone e De Pinto.

NOTE. Ammoniti: Marques, Hallfredsson.
Spettatori: 25.140 (abbonati: 16.129; paganti: 9.011).

Andrea Faedda,
Hellas Verona Style







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